Archivio della categoria: Publications

Uno spazio di desiderio, a te cosa piace leggere?

Questo articolo è parte del primo numero de laRivista, l’approfondimento editoriale in cui cheFare unisce ricerca, analisi e spunti critici attorno alla cultura come leva di trasformazione.

Uno spazio di desiderio, a te cosa piace leggere?

Questo articolo è parte del primo numero de laRivista, l’approfondimento editoriale in cui cheFare unisce ricerca, analisi e spunti critici attorno alla cultura come leva di trasformazione.

Femminicidi, quei racconti morbosi che nascondono la malattia delle relazioni tossiche

Io di solito parlo di città, abitare, disagio, umanità varie e temi sociali. Ma poiché le città sono fatte di persone, è anche della fragilità di quelle persone che le città sono abitate, agite, definite. Dei loro narcisismi più preoccupanti. E andare al fondo di questi, può aiutarci a immaginare città più sane, capaci di ricominciare dal desiderio — semplice e radicale — di essere e di accettarsi semplicemente per come si è, senza fingere di essere altro. Per smettere di creare quella strana contraddizione infernale che consiste nel creare una versione falsa di noi, volta a far sì che gli altri ci amino. Per soffrire poi, perché non ci sentiamo amati davvero mai

Femminicidi, quei racconti morbosi che nascondono la malattia delle relazioni tossiche

Io di solito parlo di città, abitare, disagio, umanità varie e temi sociali. Ma poiché le città sono fatte di persone, è anche della fragilità di quelle persone che le città sono abitate, agite, definite. Dei loro narcisismi più preoccupanti. E andare al fondo di questi, può aiutarci a immaginare città più sane, capaci di ricominciare dal desiderio — semplice e radicale — di essere e di accettarsi semplicemente per come si è, senza fingere di essere altro. Per smettere di creare quella strana contraddizione infernale che consiste nel creare una versione falsa di noi, volta a far sì che gli altri ci amino. Per soffrire poi, perché non ci sentiamo amati davvero mai

Il Leoncavallo racconta il passato di Milano ma può ispirare anche il suo futuro

È vero, la città non può perdere uno spazio così. Ma è vero anche che rabbia, nostalgia, indignazione non bastano. Milano deve raccogliere l’eredità del Leoncavallo per affrontare i suoi tanti problemi di oggi. Ne ho scritto per Rivista Studio.

Il Leoncavallo racconta il passato di Milano ma può ispirare anche il suo futuro

È vero, la città non può perdere uno spazio così. Ma è vero anche che rabbia, nostalgia, indignazione non bastano. Milano deve raccogliere l’eredità del Leoncavallo per affrontare i suoi tanti problemi di oggi. Ne ho scritto per Rivista Studio.

Milano non deve temere la propria fragilità

A prescindere da come andrà a finire l’inchiesta giudiziaria, questa per la città può essere l’occasione di fermarsi davvero e chiedersi: Milano cosa sta diventando? Cosa può e deve diventare? La mia idea di laboratorio dell’errore per salvare le città.

Milano non deve temere la propria fragilità

A prescindere da come andrà a finire l’inchiesta giudiziaria, questa per la città può essere l’occasione di fermarsi davvero e chiedersi: Milano cosa sta diventando? Cosa può e deve diventare? La mia idea di laboratorio dell’errore per salvare le città.

Alla ricerca dell’insicurezza di Milano

Dal tramonto all’alba sono stata su una pattuglia della Polizia di Stato, per provare a capire quanto c’è di vero nella “Gotham City d’Italia” raccontata dai media e temuta dai cittadini.

Alla ricerca dell’insicurezza di Milano

Dal tramonto all’alba sono stata su una pattuglia della Polizia di Stato, per provare a capire quanto c’è di vero nella “Gotham City d’Italia” raccontata dai media e temuta dai cittadini.

Nel dibattito sul Macao ci sono tutte le contraddizioni di Milano

Il tentativo di “riattivazione” dell’ex centro sociale ha fatto esplodere, ancora una volta, la discussione su cosa siano oggi gli spazi pubblici della città, a cosa servono e a chi sono dedicati. ne ho scritto per Rivista Studio.

Nel dibattito sul Macao ci sono tutte le contraddizioni di Milano

Il tentativo di “riattivazione” dell’ex centro sociale ha fatto esplodere, ancora una volta, la discussione su cosa siano oggi gli spazi pubblici della città, a cosa servono e a chi sono dedicati. ne ho scritto per Rivista Studio.

Come rivoluzionare la scuola, intervista a Cesare Moreno

Qualche mese fa, ho passato un pomeriggio a San Giovanni Barra, con Cesare Moreno, maestro di strada. Mi è venuto a prendere alla stazione con un grande furgone bianco, mi ha fatto fare un giro tra le case popolari e quelle della media borghesia ai piedi del Vulcano. Poi mi ha portato nella sede della scuola popolare che presiede dove accoglie centinaia di ragazze e ragazzi all’anno per un percorso educativo basato su sogni e desideri non su imposizioni sociali. Abbiamo parlato ore. Di scuola, cultura, politica, società. Della necessità che avrebbero le periferie di autonarrarsi e gli adolescenti di essere visti.
Poi ha caricato me e la mia valigia sul furgone e mi ha riaccompagnato alla stazione di Napoli al tramonto.

Come rivoluzionare la scuola, intervista a Cesare Moreno

Qualche mese fa, ho passato un pomeriggio a San Giovanni Barra, con Cesare Moreno, maestro di strada. Mi è venuto a prendere alla stazione con un grande furgone bianco, mi ha fatto fare un giro tra le case popolari e quelle della media borghesia ai piedi del Vulcano. Poi mi ha portato nella sede della scuola popolare che presiede dove accoglie centinaia di ragazze e ragazzi all’anno per un percorso educativo basato su sogni e desideri non su imposizioni sociali. Abbiamo parlato ore. Di scuola, cultura, politica, società. Della necessità che avrebbero le periferie di autonarrarsi e gli adolescenti di essere visti.
Poi ha caricato me e la mia valigia sul furgone e mi ha riaccompagnato alla stazione di Napoli al tramonto.

Milano è la capitale di musica e teatri ma trovi un progetto per tutti

Milano è la prima città in Italia per spesa culturale: 167 milioni spesi in un anno per l’acquisto di libri, 102 milioni per i concerti. La seconda voce, con 104 milioni di euro, è il calcio. In Italia, però il 67,6% dei minori di 17 anni, non è mai andato a teatro, il 62,8% non ha mai visitato un sito archeologico e il 49,9% non è mai entrato in un museo e solo il 13,5% dei bambini e delle bambine sotto i tre anni ha frequentato un asilo nido. Ho provato a scrivere di cultura per tutti su La Repubblica Milano

Milano è la capitale di musica e teatri ma trovi un progetto per tutti

Milano è la prima città in Italia per spesa culturale: 167 milioni spesi in un anno per l’acquisto di libri, 102 milioni per i concerti. La seconda voce, con 104 milioni di euro, è il calcio. In Italia, però il 67,6% dei minori di 17 anni, non è mai andato a teatro, il 62,8% non ha mai visitato un sito archeologico e il 49,9% non è mai entrato in un museo e solo il 13,5% dei bambini e delle bambine sotto i tre anni ha frequentato un asilo nido. Ho provato a scrivere di cultura per tutti su La Repubblica Milano

L’emergenza abitativa che rende meno forte Milano

I ragazzi del movimento Tende in piazza ci insegnano, con il loro attivismo d’altri tempi, che il tema della casa, oggi, a Milano, riguarda e accomuna fasce sociali differenti, diventando una fragilità che prima era solo dei più poveri e ora anche di giovani più fortunati e privilegiati.
La questione casa, nella loro visione, è un tema trasversale che attraversa tutti i colori politici: “E’ un problema di chi è di destra come lo è di chi è di sinistra”. Dall’altra parte le risposte della politica sono sempre deboli e alla rincorsa di quelli che sono i contenuti sui quali si accendono i riflettori senza di fatto pensare al tema della casa correlata al lavoro come un tema urgente, che necessità di visione e complessità.
Ho provato a scriverne per la Repubblica Milano

L’emergenza abitativa che rende meno forte Milano

I ragazzi del movimento Tende in piazza ci insegnano, con il loro attivismo d’altri tempi, che il tema della casa, oggi, a Milano, riguarda e accomuna fasce sociali differenti, diventando una fragilità che prima era solo dei più poveri e ora anche di giovani più fortunati e privilegiati.
La questione casa, nella loro visione, è un tema trasversale che attraversa tutti i colori politici: “E’ un problema di chi è di destra come lo è di chi è di sinistra”. Dall’altra parte le risposte della politica sono sempre deboli e alla rincorsa di quelli che sono i contenuti sui quali si accendono i riflettori senza di fatto pensare al tema della casa correlata al lavoro come un tema urgente, che necessità di visione e complessità.
Ho provato a scriverne per la Repubblica Milano

Parchi ai privati e regia pubblica: lo scatto urgente che serve alla politica

Per Repubblica Milano ho provato a scrivere, in merito al dibattito sulla gestione delle aree verdi affidate ai privati, di quanto serva una riflessione seria su come convertire, senza sconti, l’estrazione di valore di chi ha costruito negli ultimi anni Milano, accompagnata da una prospettiva di lungo periodo che comprenda, attraverso lo scomputo oneri o altre formule normative da definire, la costruzione di nuove case popolari, il ripristino e la manutenzione del patrimonio abitativo Erp, una progettazione coraggiosa dei polmoni verdi di questa città con un forte obiettivo ecologico, inclusivo e sociale , che vada oltre i 10 anni di gestione e regolamentando senza timidezze la commercializzazione che ogni privato può decidere di fare per rientrare dei costi

Parchi ai privati e regia pubblica: lo scatto urgente che serve alla politica

Per Repubblica Milano ho provato a scrivere, in merito al dibattito sulla gestione delle aree verdi affidate ai privati, di quanto serva una riflessione seria su come convertire, senza sconti, l’estrazione di valore di chi ha costruito negli ultimi anni Milano, accompagnata da una prospettiva di lungo periodo che comprenda, attraverso lo scomputo oneri o altre formule normative da definire, la costruzione di nuove case popolari, il ripristino e la manutenzione del patrimonio abitativo Erp, una progettazione coraggiosa dei polmoni verdi di questa città con un forte obiettivo ecologico, inclusivo e sociale , che vada oltre i 10 anni di gestione e regolamentando senza timidezze la commercializzazione che ogni privato può decidere di fare per rientrare dei costi

L’amore ai tempi della turistificazione, di massa, i casi di Venezia e Milano

Se a Venezia si fa l’amore sotto al Ponte dei sospiri, se a Milano le catene del food si mangiano le botteghe di quartiere a favor di tavolini ovunque, se la piadina costa più di un euro è gentrificazione, serve che la politica si faccia carico del tema casa in generale e nel particolare della questione relativa alla regolamentazione degli affitti brevi. Le città hanno bisogno urgente di un processo di cura, necessario per non ferirle ancora di più. Ne ho scritto per Artribune

L’amore ai tempi della turistificazione, di massa, i casi di Venezia e Milano

Se a Venezia si fa l’amore sotto al Ponte dei sospiri, se a Milano le catene del food si mangiano le botteghe di quartiere a favor di tavolini ovunque, se la piadina costa più di un euro è gentrificazione, serve che la politica si faccia carico del tema casa in generale e nel particolare della questione relativa alla regolamentazione degli affitti brevi. Le città hanno bisogno urgente di un processo di cura, necessario per non ferirle ancora di più. Ne ho scritto per Artribune

A Milano serve un urban center, sarebbe un volano di idee per l’emergenza casa

Uno spazio è solo uno spazio in fondo, ma rimane vero che Milano avrebbe bisogno di un laboratorio di dibattito audace che sappia anzitutto aggregare la grande produzione di ricerca di qualità di cui questa città ha la fortuna di godere grazie a Univerisità, Istituzioni culturali, Fondazioni. Tale ricchezza, unita ad una precisa e costante lettura dei dati estrapolati da tutte le progettualità messe in campo dall’Amministrazione potrebbe essere volano di discussione tra parti diverse: operatori, realtà locali, cittadini, intellettuali, attivisti, ognuno per il suo ruolo senza invasione di campo altrui, in dialogo con esperienze anche estere. Potrebbe non chiamarsi Urban Center, ma di sicuro con una buona dose di pragmatismo empirico, potrebbe essere la volta buona in cui Amministrazione, politica e cittadini potrebbero riavvicinarsi sulle questioni della pianificazione urbana e culturale di questa città.

A Milano serve un urban center, sarebbe un volano di idee per l’emergenza casa

Uno spazio è solo uno spazio in fondo, ma rimane vero che Milano avrebbe bisogno di un laboratorio di dibattito audace che sappia anzitutto aggregare la grande produzione di ricerca di qualità di cui questa città ha la fortuna di godere grazie a Univerisità, Istituzioni culturali, Fondazioni. Tale ricchezza, unita ad una precisa e costante lettura dei dati estrapolati da tutte le progettualità messe in campo dall’Amministrazione potrebbe essere volano di discussione tra parti diverse: operatori, realtà locali, cittadini, intellettuali, attivisti, ognuno per il suo ruolo senza invasione di campo altrui, in dialogo con esperienze anche estere. Potrebbe non chiamarsi Urban Center, ma di sicuro con una buona dose di pragmatismo empirico, potrebbe essere la volta buona in cui Amministrazione, politica e cittadini potrebbero riavvicinarsi sulle questioni della pianificazione urbana e culturale di questa città.

Ascoltare le paure per prevenirle

In stazioni e periferie servono progetti sociali e urbanistici più che esercito e ronde. E se rimangono irrisolti i temi degli homeless e della loro cura mentale, è vero anche che la turistificazione ha creato zone invivibili. Temi che di solito sono delle destre, dovrebbero iniziare ad essere delle sinistre, se solo ci fosse un po’ di visione e lungimiranza.
Per La Repubblica ho provato a scrivere di geografie della paura milanesi.

Ascoltare le paure per prevenirle

In stazioni e periferie servono progetti sociali e urbanistici più che esercito e ronde. E se rimangono irrisolti i temi degli homeless e della loro cura mentale, è vero anche che la turistificazione ha creato zone invivibili. Temi che di solito sono delle destre, dovrebbero iniziare ad essere delle sinistre, se solo ci fosse un po’ di visione e lungimiranza.
Per La Repubblica ho provato a scrivere di geografie della paura milanesi.

Per la grande Milano ci vuole un progetto oltre l’edilizia sociale

Per la grande Milano ci vuole un progetto oltre l’edilizia sociale.
Articolo scritto per La Repubblica Milano il 21 marzo 2023

Per la grande Milano ci vuole un progetto oltre l’edilizia sociale

Per la grande Milano ci vuole un progetto oltre l’edilizia sociale.
Articolo scritto per La Repubblica Milano il 21 marzo 2023

Milano diventi un laboratorio dell’abitare

Milano diventi un laboratorio dell’abitare. Articolo uscito su La Repubblica Milano il 27 gennaio 2023.

Milano diventi un laboratorio dell’abitare

Milano diventi un laboratorio dell’abitare. Articolo uscito su La Repubblica Milano il 27 gennaio 2023.

Venti verticali

Cronaca di un sistema in balìa degli andamenti di mercato, che con il silenzio sostanziale della politica assiste allo sgretolamento di fatto di un diritto fondamentale. Ospiti: Ermanno Ronda, sindacato inquilini Sicet; Federica Verona, urbanista; Lucia Tozzi, autrice de “L’invenzione di Milano”; Carlo Monguzzi, capogruppo Verdi al Comune di Milano; Marco Garzonio, di Ambrosianeum.

Venti verticali

Cronaca di un sistema in balìa degli andamenti di mercato, che con il silenzio sostanziale della politica assiste allo sgretolamento di fatto di un diritto fondamentale. Ospiti: Ermanno Ronda, sindacato inquilini Sicet; Federica Verona, urbanista; Lucia Tozzi, autrice de “L’invenzione di Milano”; Carlo Monguzzi, capogruppo Verdi al Comune di Milano; Marco Garzonio, di Ambrosianeum.

Tutto quello che volete sapere sui poveri

“Quando parliamo di gentrificazione con l’urbanista Federica Verona, andiamo a Sanremo per cercare di scavarci una nicchia per il prossimo festival e istruiamo Chat GPT a scrivere sceneggiature di Piantagioni”
Un programma radio a cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza su Radio Popolare

Tutto quello che volete sapere sui poveri

“Quando parliamo di gentrificazione con l’urbanista Federica Verona, andiamo a Sanremo per cercare di scavarci una nicchia per il prossimo festival e istruiamo Chat GPT a scrivere sceneggiature di Piantagioni”
Un programma radio a cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza su Radio Popolare

Sottobosco orizzontale, Milano attraverso le sue case

“Sottobosco orizzontale Milano attraverso le sue case”. Cinque puntate in cui si parla di abitare difficile a cura di Marta Cosentino e Carlo Annese. On line su Radio Rai 3 nell’ambito di Tre soldi.
Tra le tante voci ci trovate anche la mia

Sottobosco orizzontale, Milano attraverso le sue case

“Sottobosco orizzontale Milano attraverso le sue case”. Cinque puntate in cui si parla di abitare difficile a cura di Marta Cosentino e Carlo Annese. On line su Radio Rai 3 nell’ambito di Tre soldi.
Tra le tante voci ci trovate anche la mia

Milano e le sue periferie, lo sguardo di Federica Verona: “Riqualificare i quartieri ma senza svuotarli dei loro abitanti

Per i 45 anni di Repubblica Milano sono stata intervistata da Federica Venni per il libro “Milano a colori, 1977/2022. Abbiamo parlato di Milano, di come si sta trasformando e di come sarebbe bello lo facesse senza allontanare i poveri.

Milano e le sue periferie, lo sguardo di Federica Verona: “Riqualificare i quartieri ma senza svuotarli dei loro abitanti

Per i 45 anni di Repubblica Milano sono stata intervistata da Federica Venni per il libro “Milano a colori, 1977/2022. Abbiamo parlato di Milano, di come si sta trasformando e di come sarebbe bello lo facesse senza allontanare i poveri.

Le case di domani: una riflessione su Milano

Luca Molinari e Carlo Annese conducono un podcast che si chiama “Le case di domani”. Tra le voci di Gianni Biondillo, Gabriele Pasqui e Alessandro Maggioni anche la mia, su territori fragili, periferie, risorse culturali e abitare

Le case di domani: una riflessione su Milano

Luca Molinari e Carlo Annese conducono un podcast che si chiama “Le case di domani”. Tra le voci di Gianni Biondillo, Gabriele Pasqui e Alessandro Maggioni anche la mia, su territori fragili, periferie, risorse culturali e abitare