“Iniziamo chiamandole con il loro nome: periferie. All’eterno dibattito sul definirle, invece, quartieri, io rispondo con il termine che si è sempre utilizzato. Perché non è cambiando un appellativo che si risolvono i problemi di queste porzioni di città, credo che questo sia evidente. E poi, non dimentichiamolo, c’è chi è ben orgoglioso di essere nato e cresciuto in periferia”. Federica Verona, architetta e urbanista esperta in disagio abitativo, conosce bene i margini di Milano. Ci lavora, li osserva, li studia da anni. E ne ha visto le trasformazioni: da quartieri dormitorio a servizio dei lavoratori delle grandi industrie, oggi dismesse, a zone riqualificate. Talvolta persino di moda.
Leggi il resto dell’articolo, uscito su Repubblica il 7 gennaio 2023